CINABRO

Tipo : Pigmento minerale naturale o artificiale
Composizione : Solfuro di mercurio
Coprente : 1/5

Il cinabro è un pigmento rosso di origine minerale che può essere sia naturale che sintetico. Se puro, ossia naturale, è altamente tossico, dunque se ne sconsiglia l’uso senza un’apparecchiatura adeguata. Solitamente in commercio si trova la versione artificiale. Dell’uso del cinabro si ha notizia dal 1500 a.C. in Cina. Il cinabro naturale viene estratto da miniere situate soprattutto in Germania, Italia, Spagna, Giappone, Messico e Siberia e si presenta sotto due forme: pietra da sminuzzare e pestare o polvere molto grossolana, che dovrà anch’essa diventare polvere fina. Dopo la polverizzazione si passa ai lavaggi. La fabbricazione artificiale invece prevede la sminuzzazione dello zolfo giallo a cui viene aggiunta la metà del suo peso in mercurio. Dopo aver mescolato il più possibile si scalda il tutto ad alte temperature. A quanto pare la verifica della qualità si effettua mettendo il pigmento su un ferro rovente; se dopo essere annerito torna rosso in poco tempo, il pigmento è puro. E’ sconsigliato mischiarlo con gli altri colori che contengono piombo e biacca, ocre, verde smeraldo e veronese, blu di prussia, giallo di zinco e di cromo. L’aspetto del cinabro artificiale da asciutto è “pastelloso”, con piccoli grumi. Necessita di pochissimo diluente e dà vita ad una pasta liquida opaca, mentre la tinta è splendente e trasparente. Il potere coprente è bassissimo ed ha un potere colorante medio-basso. Anche se la tinta è trasparente e non compatta, e si stende in maniera uniforme.