Moses Harris, Colour Wheel, 1770.
"I colori hanno una loro vita propria, si trovano anche nella parte interna delle conchiglie assopite nelle profondità marine – è un indizio di feste segrete; grazie a una scoperta fortunata potremmo parteciparvi anche noi."
Ernst Jünger
Questo sito è il risultato di una ricerca su un particolare tipo di materiale pittorico: i pigmenti in polvere.
Nell’intento di risalire alle basi del fare pittura, è cominciata per me una stimolante ricerca ed esplorazione legata al piacere di ottenere il colore mescolando direttamente i pigmenti in polvere con il legante.
Notando che i pigmenti hanno caratteristiche e comportamenti a volte molto diversi, mi è sembrato utile annotare tali informazioni.
In questo lavoro quindi la ricerca bibliografica e sitografica è stata incrociata alla sperimentazione pratica personale. Condividere infine i risultati di questa ricerca vuol dire arricchire il panorama sui pigmenti pittorici presente online, con l’augurio di fornire uno strumento utile a chi vuole conoscere e usare i pigmenti in polvere in maniera professionale, o anche solo per il piacere della sperimentazione.
Le fonti, sia cartacee che digitali, sono citate in fondo a questa pagina. Le sperimentazioni pratiche sono riportate nella sezione tavole, commentate da testi utili all’interpretazione delle stesse. Per qualsiasi domanda, commento o altro potete contattarmi cliccando qui.
Buona esplorazione.
"I colori sono i veri abitanti dello spazio. La linea non fa che viaggiarvi attraverso e percorrerlo; essa passa soltanto."
Yves Klein
I pigmenti pittorici in polvere qui presentati e analizzati sono circa 90.
Tali pigmenti sono sia puri (non derivati da mescolanze con altri pigmenti) che non puri (derivati da mescolanze di pigmenti puri).
I pigmenti puri si possono ottenere naturalmente, ossia estraendoli da sostanze naturali (minerali, vegetali o animali) e trattandoli fino a ottenere la polvere, oppure artificialmente mediante delle reazioni chimiche.
I pigmenti qui elencati sono stati acquistati in negozi diversi e fanno riferimento a marche diverse. Si è cercato di mantenere la stessa fascia di qualità e di prezzo, ma delle variazioni anche sensibili posso essere registrate tra pigmenti presenti in commercio con lo stesso nome. Questo succede perché a volte il processo di lavorazione varia rispetto alla marca e rispetto al luogo di produzione.
Il costo varia da colore a colore, poiché per molti pigmenti, come le terre, l’estrazione e la lavorazione prevede costi moderati, dunque sarà più economico anche il prodotto finito; allo stesso modo altri pigmenti più elaborati avranno un costo elevato o relativamente elevato, nonostante facciano parte della fascia di prezzo più bassa. Più sale il prezzo, a parità di pigmento, più la qualità del pigmento sarà alta, registrando una maggiore brillantezza, vivacità e intensità.
La fascia scelta per questo studio è medio-bassa, sia perché cosí è stato possibile raggiungere un consistente numero di pigmenti diversi, sia perché è plausibile che sia quella che più sovente il pittore contemporaneo o lo studente d’arte si ritrova a comprare.
Altra considerazione da fare è la fedeltà delle foto; si è fatto il possibile per raggiungere la massima somiglianza della foto con l’originale ma delle discrepanze possono verificarsi. Soprattutto è da segnalare la resa in foto dei rossi, dal vivo molto più vivaci e “accesi”. Inoltre, la tonalità di un pigmento cambia se si trova sotto una luce naturale o artificiale; quest’ultima conferisce al pigmento un tono più giallo.
Alcuni pigmenti sono indicati come tossici. In quei casi, ma per sicurezza in generale, è consigliato trattare con cautela i pigmenti in polvere, chiedendo indicazioni direttamente ai venditori, che conoscono il grado di tossicità dei pigmenti che trattano e sanno quali sono le misure da prendere. Solitamente dei guanti di plastica e una mascherina sono sufficienti, ma per pigmenti particolarmente tossici come ad esempio il cinabro naturale, è necessaria un'attrezzatura più sofisticata. E’ da considerare inoltre che il pigmento una volta diluito è molto più innocuo, in quanto è più difficile respirarne i vapori.
Le voci presenti nelle schede tecnico-descrittive dei pigmenti consultabili in questo sito, sono le seguenti:
• Il tipo: pigmento naturale (organico o inorganico, minerale o animale) o sintetico
• La formula chimica o la composizione (nel caso dei non puri, verranno indicati i pigmenti puri che li compongono)
• Il potere coprente (quanto un pigmento sia trasparente e lasci vedere attraverso di esso)
• Il potere colorante (l'intensità della tinta)
• Il Color Index Generic Name (il codice dell'indice internazionale dei coloranti)
• Il C.I. Common or Historical Name: (il nome comune o storico, in inglese, del pigmento)
• Altri dati: la fabbricazione, l’origine, i nomi alternativi, i tempi di asciugatura, la tossicità, la stabilità, il tipo di tonalità e i consigli di applicazione.
E’ da notare che alcuni pigmenti, dalle evidenti caratteristiche e tonalità diverse, sono indicati con lo stesso codice o nome dell'indice internazionale dei coloranti. Questo avviene perchè nel processo di lavorazione è possibile partire dalla stessa sostanza di base ma arrivare a pigmenti leggermenti diversi tra loro. Per esempio una grande quantità di terre rosse fa riferimento allo stesso codice PR102 Natural Red Iron Oxide, ossia le terre a base di ossido di ferro, dalla colorazione rossastra.
La voce “ricerche correlate” fa riferimento a pigmenti che fanno parte della stessa categoria del pigmento descritto (es. i pigmenti di cadmio o di marte) e/o che sono simili a livello tonale.
Ogni scheda presenta una foto del pigmento in polvere e una del pigmento diluito con olio di lino (che è possibile ingrandire cliccandoci sopra). Tutte le caratteristiche descritte si riferiscono al pigmento in polvere o diluito con l’olio di lino, non con altri leganti. Molte altre informazioni sono anche presenti nei testi delle tavole, oltre che nei singoli testi dei pigmenti.
In ultimo, tutte le informazioni presenti in questo sito possono essere utili per capire il comportamento dei pigmenti e le loro caratteristiche generali, quali possono essere più interessanti e utili per chi porta avanti una certa ricerca artistica piuttosto che un’altra, ma certamente non sostituiscono la sperimentazione che deve effettuare ogni pittore o aspirante tale; speriamo dunque che questo lavoro possa essere da una parte concretamente utile, dall’altra soprattutto stimolante. Che inciti all’amore per il colore, per la varietà e le potenzialità dei pigmenti in polvere, e che invogli a verificare personalmente le loro qualità, sperimentandoli, indagandoli, giocandoci.
"Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il colore è un tasto, l’occhio il martelletto che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle mille corde."
Vasilij Kandinskij
Nel corso di questa ricerca sono state utilizzate diverse fonti, sia cartacee che digitali. Qui di seguito i testi e i siti web che sono stati utili a tale fine e che possono essere interessanti per tutti coloro che desiderano approfondire la loro conoscenza sull'argomento.