Il bianco di titanio è un pigmento inorganico minerale sintetico. Viene ottenuto dall’ilmenite per estrazione del titanio, e dalla successiva neutralizzazione e calcinazione. E’ usato principalmente dal XX° secolo, e presenta un’alta stabilità a luce, temperatura (ha una resistenza termica di 200°C) e umidità. E’ solubile in acqua e la sua asciugatura è lenta. Una proprietà di questo pigmento da tenere a mente è la sua tendenza a indurire rapidamente e a volte a “sfarinare”, ossia una volta asciutto perdere polvere in alcune zone, nonostante sia stato diluito con l’olio. Per questo motivo è consigliato mischiarlo con il bianco di zinco, che oltretutto contrasta il naturale ingiallimento nel tempo del bianco di titanio, aiutandolo così a mantenere la tinta bianca. La maggior parte dei colori ad olio prefabbricati venduti in tubetto che portano il nome di "bianco di titanio", presentano in effetti una percentuale di bianco di zinco. Una caratteristica particolarmente positiva è che pur essendo un bianco ha un potere coprente molto alto, e rimane opaco. E’ molto colorante, ha bisogno di una medio-bassa quantità di olio per formare una pasta che si presenta fluida con qualche minuscolo granello di pigmento non disciolto. Rispetto al bianco di zinco il titanio è più colorante, e mischiato con altri colori tende a schiarirli molto e opacizzarli.
Color Index Generic Name: | PW6 | Potere coprente: | 4/5 | Tempo di asciugatura: | lungo |
C.I. Common or Historical Name: | Titanium White | Potere colorante: | alto | Stabilità: | alta |
Tossicità: | non tossico | Quantità di diluente: | medio-bassa | Opacità: | 3/3 |