Il blu di Prussia è un pigmento inorganico e sintetico. Viene ottenuto da un sale ferrico e da ferrocianuro potassio. Fu inventato e utilizzato molto nel Settecento, e la sua provenienza si rintraccia in Prussia, Berlino e in Cina. Da qui i suoi nomi alternativi: Blu di Berlino, Blu cinese, Blu di Sassonia, Blu di Amburgo. E’ insolubile in acqua ed ha una stabilità media all’umidità, luce e temperatura; ha un’asciugatura rapida. Il pigmento asciutto si presenta come una polvere finissima, vellutata, che non forma grumi. Diluito con l’olio di lino si presenta come una pasta tendente al liquido e liscia, che non forma grumi, molto omogenea e intensa. Il pigmento assorbe un’alta quantità di olio ed è molto colorante. E’ uno di quei pigmenti che tendono, per il loro alto potere colorante, a tingere fortemente sia il pennello che l’acqua (o trementina) in cui lo si intinge, per questo è consigliabile cambiare sia pennello che acqua per evitare che corrompa le tinte che si vogliono utilizzare successivamente, soprattutto quelle chiare. E’ molto coprente ma non opaco; è cangiante, e si presta a effetti di maggiore o minore trasparenza, aumentando o diminuendo la quantità di diluente.
Color Index Generic Name: | PB27 | Potere coprente: | 4/5 | Tempo di asciugatura: | breve |
C.I. Common or Historical Name: | Prussian Blue | Potere colorante: | alto | Stabilità: | media |
Tossicità: | leggermente tossico | Quantità di diluente: | alta | Opacità: | 1/3 |